Sono Un Migrante. Noi siamo Migranti.




La tragedia che si abbatte quotidianamente sui migranti è l’ultimo e definitivo sigillo che marchia d’infamia un’Europa prigioniera dell’ipocrisia, del cinismo dei propri governi, incapaci di affrontare le conseguenze di una politica di rapina e di guerre di cui essi portano la piena corresponsabilità. Ed ora vergognosamente inermi di fronte ad un esodo drammatico che si svolge fra un’ecatombe di morti, di persecuzioni ed umiliazioni senza quartiere inflitte a milioni di persone in fuga dai propri paesi d’origine ormai devastati, svuotati delle loro forze più vive, consegnati ad un sottosviluppo senza rimedio.
Quella a cui assistiamo con sbigottimento è una vera e propria caduta verticale della civiltà: una caduta che non va solo condannata con giudizi moralistici, ma contrastata con azioni concrete.

Questo si deve fare opponendo alla vulgata anti solidale, al razzismo dichiarato o strisciante che ammorba la nostra vita pubblica, una campagna permanente di riacculturazione democratica, accompagnata da concrete proposte di cambiamento delle leggi che oggi rendono la vita dei migranti un’autentica odissea.

L’effetto più repellente e pericoloso della propaganda leghista e fascista è quello di persuadere larghi strati popolari di una vera e propria menzogna: quella secondo cui povertà, scarse opportunità, disoccupazione dei nativi altro non sono che il portato dell’immigrazione.
 Si nascondono così i drammatici problemi di un paese svenato dalla corruzione, dall’intreccio perverso fra affari politica e organizzazioni mafiose, dall’evasione fiscale dei ceti possidenti, dall’attacco ai diritti del lavoro, dal disinvestimento verso il sistema di protezione sociale, verso la sanità e l’istruzione.

Di questa autentica cancrena che corrode la vita sono vittime i più poveri, nativi o immigrati che siano.

E’ ora che costoro si uniscano per combattere chi toglie loro anche l’aria per respirare.

02 Novembre 2015

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